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Comunicato Stampa – Lotta alla coltivazione della cannabis in Albania

COMUNICATO STAMPA

 

Si è svolta oggi, 14 dicembre 2020, alle ore 10.00, la conferenza congiunta online sui risultati alla lotta alla coltivazione della cannabis in Albania.

Organizzata dalla Polizia di Stato albanese, la conferenza ha consentito alle Autorità italiane di illustrare i risultati relativi alla Campagna Sorvoli 2020 condotta dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, in collaborazione con la Guardia di Finanza.

Dopo l’intervento del Direttore Generale della Polizia di Stato albanese, Ardi Veliu, sono intervenuti dall’Italia il Direttore del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia presso il Ministero dell’Interno, Generale di Brigata Giuseppe Spina, e il Generale di Brigata della Guardia di Finanza Giuseppe Arbore. Presenti alla Conferenza a Tirana, l’Ambasciatore d’Italia in Albania, Fabrizio Bucci, l’Esperto per la Sicurezza – DCPC-SCIP, Salvatore Gava, e il Comandante del Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza di Durazzo, Stefano Leccia.

Il Generale Spina nel suo intervento ha ringraziato le Autorità di polizia albanesi per aver fortemente voluto illustrare, in maniera congiunta, i risultati del lavoro svolto nel corso del 2020. Egli ha inoltre sottolineato come, nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria (Covid-19), da parte italiana si sia assicurato il supporto necessario alla polizia albanese per lo svolgimento della campagna “come tangibile segno di continuità nell’attuazione delle comuni azioni di contrasto, mirate a disincentivare le condotte criminali” nel campo della coltivazione e traffico della cannabis. Egli ha inoltre sottolineato come il dato relativo alle 58.423 piante individuate, eradicate e distrutte, in risposta alle segnalazioni da parte italiana, sia da ritenersi altrettanto significativo di una sempre più elevata capacità di intervento messa in atto sul campo dalla Polizia di Stato albanese nel contrasto al fenomeno.

Il Generale Giuseppe Arbore è poi entrato nel merito dell’illustrazione dei risultati raccolti dalla Guardia di Finanza nel corso dell’anno: “negli anni è progressivamente aumentata la superficie volata e scansionata, tanto è vero che nel 2020, ben il 33,2% della superficie territoriale albanese d’interesse è stata oggetto di monitoraggio, con un ulteriore incremento di territorio esplorato rispetto alle annualità precedenti”. L’ultima campagna sorvoli, iniziata il 1° giugno e terminata il 31 ottobre “a fronte di una riduzione di circa il 18% delle missioni di volo rispetto all’anno precedente, ha permesso l’individuazione di 1.964 piantagioni, per un totale di 58.423 piante distrutte”. Il Generale Arbore, in riferimento ai dati esposti, ha inoltre sottolineato come l’incisiva azione di contrasto svolta abbia “pesantemente colpito le organizzazioni criminali che gestiscono la produzione ed il traffico di sostanze stupefacenti, obbligandole a rivedere e modificare il proprio modus operandi”.

Infine l’Ambasciatore d’Italia a Tirana, Fabrizio Bucci, ha sottolineato come il settore della cooperazione di polizia e contrasto al narcotraffico sia uno dei molteplici settori di cooperazione tra Italia e Albania, necessario a favorire l’adesione dell’Albania all’Unione Europea e modello di cooperazione rafforzata che può costituire un esempio per altri partner internazionali. L’Ambasciatore, dopo aver sottolineato lo spessore delle relazioni bilaterali nel settore della polizia, con ben 19 strumenti attivi di cooperazione, ha affermato: “la criminalità organizzata per definizione non ha confini quindi anche la nostra cooperazione deve essere la più estesa e la più ampia possibile e coinvolgere il maggior numero di attori possibili”.

“La lotta al crimine deve rimanere una priorità. Rimane una priorità sicuramente per noi come Italia, nel rapporto di collaborazione bilaterale con l’Albania, ma deve rimanere obbiettivo prioritario anche per l’Albania, per il governo albanese e per tutte le parti politiche. Ci sono delle grandi sfide e dei grandi obbiettivi che riguardano l’Albania e che sono da perseguire con successo nell’interesse di tutti. La lotta alla criminalità organizzata deve stringere insieme tutte le forze politiche e tutti i responsabili delle istituzioni albanesi perché rappresenta una priorità nazionale”, ha concluso l’Ambasciatore.

INTERVENTO DELL’AMBASCIATORE D’ITALIA A TIRANA FABRIZIO BUCCI

Un caro saluto agli amici Generale Spina, Generale Arbore in collegamento per l’Italia e un ringraziamento al governo albanese.

La nostra presenza oggi testimonia l’importanza e il rilievo della cooperazione bilaterale tra Italia e Albania. Ci sono alcuni aspetti di carattere politico generale che mi preme sottolineare in questo contesto.

L’Italia per l’Albania rimane un paese speciale, un paese amico e un paese fratello, soprattutto un partner strategico, fondamentale e insostituibile. La nostra collaborazione tocca tutti i campi, dalla cooperazione economica alla cooperazione sociale alla cooperazione politica in senso lato.

Diciamo che questo nuovo fronte della lotta alla criminalità organizzata e al narcotraffico, rappresenta un filone nuovo rispetto a quelli classici tradizionali, ma costituisce un filone fondamentale.

La cooperazione nel campo della lotta alla criminalità e al narcotraffico rappresenta un modello per gli altri paesi e un modello speciale, da tanti punti di vista. La profondità di questo rapporto di collaborazione è testimoniato dai dati che sono stati finora illustrati. Lavoriamo oramai da anni su questo fronte delicato e fondamentale della lotta alla coltivazione e al traffico della cannabis.

I numeri esposti sono numeri importanti e indicano quanto sia fondamentale continuare a lavorare insieme. Perché è così speciale la nostra cooperazione? Perché nella lotta alla criminalità e al traffico di cannabis e alla corruzione abbiamo messo in campo talmente tante risorse e utilizziamo talmente tanti strumenti, che rimaniamo un modello per gli altri.

Ecco basti guardare i numeri: abbiamo dieci Squadre Investigative Comuni che lavorano fianco a fianco e stanno producendo importantissimi risultati. Vorrei soltanto ricordare le tre grandi operazioni che abbiamo condotto quest’anno, dall’operazione Kulmi, all’operazione Magma e l’operazione Los Blancos: abbiamo inferto un duro colpo alla criminalità organizzata. Ma abbiamo anche, come è stato ricordato prima, diciannove strumenti di cooperazione bilaterale, che ci consentono di lavorare in maniera efficace sul terreno e, allargando ulteriormente la prospettiva, abbiamo cinque magistrati italiani che a vario titoli lavorano qui in Albania fianco a fianco con i colleghi albanesi. La SPAK, nuova Istituzione creata poco tempo fa qui in Albania, ha stipulato un primo protocollo operativo con la Procura Nazionale Antimafia all’inizio di questo anno.

Sempre nel campo della lotta alla criminalità stiamo per lanciare un tavolo di cooperazione a livello Capi della Polizia, speriamo che si possa riunire a breve per costituire un altro importante strumento per lavorare insieme per combattere criminalità organizzata e narcotraffico.

Ovviamente la lotta al crimine deve rimanere una priorità. Rimane una priorità sicuramente per noi come Italia, nel rapporto di collaborazione bilaterale con l’Albania, ma la lotta alla criminalità organizzata al narcotraffico devono rimanere obbiettivi prioritari anche per l’Albania, per il governo albanese e per tutte le parti politiche. Questo è un aspetto importante da sottolineare: ci sono delle grandi sfide e dei grandi obbiettivi che riguardano l’Albania e che sono da perseguire con successo nell’interesse di tutti. La lotta alla criminalità organizzata deve stringere insieme tutte le forze politiche e tutti i responsabili delle istituzioni albanesi perché rappresenta una priorità nazionale.

Una priorità legata a un altro grande obbiettivo nazionale che speriamo possiamo cogliere il prossimo anno, l’apertura concreta dei negoziati di adesione tra Unione Europea e Albania. La lotta alla criminalità e al narcotraffico rappresenta una delle condizioni fissate dal Consiglio dell’Unione Europea a marzo di quest’anno per l’apertura dei negoziati, e questi importanti risultati che abbiamo conseguito fin ora, ci devono da una parte stimolare a fare sempre meglio perché si può e si deve fare meglio, ma dall’altra testimoniano come l’Albania abbia comunque promosso sforzi importanti e speriamo che questi sforzi importanti e questi risultati importanti che stiamo conseguendo possano spingere ulteriormente nella direzione di una apertura rapida dei negoziati di adesione. Ma deve essere una priorità la lotta alla criminalità al narcotraffico deve essere una priorità non soltanto del Italia del Albania, e della nostra cooperazione congiunta, deve esser una priorità un po’ per tutta la comunità internazionale che ha a cuore gli interessi del Albania.

Questa è una cosa che io ripeto spesso ai miei colleghi cui, l’Italia è il primo partner di riferimento quando si parla di lotta alla criminalità, e i numeri che abbiamo espresso oggi lo testimoniano.

Io vorrei che questa profondità di rapporti e questa gamma ampia di strumenti che noi abbiamo sviluppato e che abbiamo insieme agli albanesi possa fornire anche spunti agli altri paesi interessati a lottare contro la criminalità organizzata e il narcotraffico. Strumenti da utilizzare per rafforzare la cooperazione in questo importante campo, perché la criminalità organizzata per definizione non ha confini quindi anche la nostra cooperazione deve essere la più estesa e la più ampia possibile e coinvolgere il maggior numero di attori possibili.

Quindi ancora un grazie a tutti un grazie alla polizia e al governo albanese, un grazie a tutta la squadra che dall’Italia lavora qui per questi grandi importanti risultati. L’auspicio che è già stato formulato e che io riprendo è che questa collaborazione in un settore così delicato continui anche per i prossimi anni.

Grazie ancora a tutti.

INTERVENTO INTEGRALE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DI POLIZIA DEL MINISTERO DELL’INTERNO, GENERALE DI BRIGATA GIUSEPPE SPINA

Eccellenza, Autorità e Colleghi,

vorrei innanzitutto ringraziare le Autorità albanesi, in primo luogo il Direttore Generale dalla Polizia di Stato, Ardi VELIU che, con i suoi più stretti collaboratori, ha fortemente voluto che i risultati ottenuti nel 2020 con la campagna sorvoli fossero illustrati oggi, in maniera congiunta, in segno evidente di apprezzamento del supporto e dell’assistenza forniti dall’Italia alle Forze di polizia albanesi nella lotta alla coltivazione illegale di marijuana.

Desidero, inoltre, ringraziare la Polizia di Stato albanese per la costante e preziosa collaborazione assicurata alle Forze di polizia italiane, alle attività di cooperazione in generale ed in particolare alla complessa attività dei sorvoli. I risultati conseguiti sono sicuramente il frutto di una strategia sinergica e dell’impegno profuso dall’Italia e dall’Albania e sono stati realizzati grazie soprattutto al lavoro sul campo degli uomini e delle donne della Polizia di Stato albanese.

Come noto, il servizio di sorveglianza aerea ad ala fissa si svolge sulla base di uno specifico Protocollo siglato fra i due Paesi nel 2012 per rafforzare la cooperazione in materia di lotta alla criminalità organizzata ed in particolare al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’attività di monitoraggio viene attuata con aeromobili della Guardia di Finanza, nell’arco temporale di maturazione della pianta, allo scopo di localizzare le piantagioni di cannabis sul territorio albanese e permettere alle locali autorità la successiva eradicazione.

Vorrei subito sottolineare che, nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione da contagio del Covid-19, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha assicurato, anche per il corrente anno, il necessario supporto alla Polizia di Stato albanese come tangibile segno di continuità nell’attuazione delle comuni azioni di contrasto, mirate a disincentivare le condotte criminali nel settore specifico.

L’edizione 2020, iniziata il 1° giugno e terminata il 31 ottobre u.s., ha consentito di coprire, non solo il periodo comprendente tutte le fasi fenomenologiche della coltivazione, cioè la crescita, la fioritura ed il raccolto, ma anche di pianificare missioni di volo su aree già monitorate ed interessate da attività di eradicazione ad opera della Polizia di Stato albanese, in ragione del fenomeno, talvolta riscontrato, della ripiantumazione.

Dal punto di vista scientifico e tecnico, mi preme evidenziare il contributo fornito dal Consorzio BENECON, che ha messo a disposizione la tecnologia e il know-how utilizzati per l’individuazione delle coltivazioni.

Desidero, altresì, esprimere un sentito ringraziamento alla Guardia di Finanza, ai suoi piloti, ai suoi tecnici ed al NUFROM di Durazzo, non solo per l’intensa attività di aeronavigazione, ma anche per l’apporto specialistico che ha contribuito, in maniera determinante, al successo di quest’iniziativa.

Vorrei, infine, ringraziare S.E. l’Ambasciatore Bucci che con la propria partecipazione odierna ha inteso suggellare lo sforzo delle Forze di polizia italiane in Albania e testimoniare la volontà di continuare ad offrire il nostro sostegno.

La storia della collaborazione italo-albanese in tema di sicurezza ha origini lontane ed è contraddistinta da numerosi accordi e successi operativi, a partire dal primo accordo di cooperazione del 1991 sul traffico illecito di sostanze stupefacenti, criminalità organizzata e terrorismo. Si contano negli anni 19 strumenti bilaterali che hanno consacrato un rapporto di cooperazione, considerato eccellente anche grazie alla presenza di un Ufficio di collegamento interforze operante in Albania dal 1997, attualmente denominato Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza, retto da un Vice Questore della Polizia di Stato che può contare sulla professionalità di due elementi di supporto appartenenti alla all’Arma dei Carabinieri ed alla Guardia di Finanza; quest’ultimo, inoltre, svolge il ruolo di referente presso l’Intra-agency Maritime Operations Center (IMOC) di Durazzo, dal 6 luglio 2016.

Sul piano della reciprocità, il nostro Paese può avvalersi della presenza di due ufficiali di collegamento albanesi in Italia, rispettivamente presso l’Ambasciata albanese a Roma e presso il Consolato Generale di Bari.

Non vi è dubbio che il prezioso lavoro di coordinamento che offrono questi professionisti rappresenti un valore aggiunto ed in tal senso giova sottolineare che l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza a Tirana fa parte dell’estesa rete degli Esperti del Dipartimento della Pubblica Sicurezza dislocati in più di 50 Paesi nel mondo, recentemente interessati da una riforma che ne ha accentuato il carattere multidisciplinare dell’azione, la cui gestione è affidata al Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che mi pregio di dirigere dal giugno 2018.

L’Ufficio dell’Esperto, anche per l’edizione 2020 della campagna sorvoli, ha assicurato il necessario raccordo informativo con le competenti Autorità albanesi, le articolazioni della Guardia di Finanza impegnate nelle operazioni, la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e le Forze di polizia italiane.

Il dato relativo alle 58423 (aggancio per Gen. B. Spina ) piante individuate, eradicate e distrutte in risposta alle segnalazioni da parte italiana, sebbene maggiore alla precedente edizione, è da ritenersi come tangibile segno di una sempre più elevata capacità d’intervento messa in atto sul campo dalla Polizia di Stato albanese nel contrasto allo specifico fenomeno, infatti, SLIDE 16 i dati acquisiti dalla nostra Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza dimostrano una riduzione significativa della quantità di cannabis sequestrata in Italia e trafficata dall’Albania, quale Paese di transito o di produzione. Dalle 1,44 tonnellate del 2019 (01.01-31.10) si è passati alle 0,91 del 2020 (01.01-31.10), ovvero una riduzione del 36,7% in un anno!

L’Italia è intenzionata a continuare le attività di sorvolo anche per gli anni a venire al fine di fornire il necessario supporto alle Autorità albanesi per arrivare alla definitiva cancellazione del fenomeno della cannabis.

L’Italia continuerà ad usare tutti gli strumenti di cooperazione, in particolare promuovendo ulteriori costituzioni di Squadre Investigative Comuni per disarticolare i sodalizi criminosi responsabili di questi traffici!

L’aggressione dei patrimoni derivanti dall’illecita attività di coltivazione e traffico della cannabis, rappresenta una questione tutt’ora aperta e che, seppur migliorata, non conduce ai risultati sperati. Anche in questo caso l’Italia continuerà a fornire il proprio contributo, anche attraverso specifiche attività in carico all’Esperto della Guardia di Finanza.

Anche la necessità di migliorare le capacità di analizzare e disarticolare, con investigazioni di ampio respiro, i gruppi criminali organizzati deve essere ben chiaro e far registrare, per il prossimo futuro, risultati operativi sempre più rilevanti.

Si tratta di importanti passi in avanti in un contesto di estremo rilievo, che non deve e non può non enfatizzare l’importanza di un sempre maggiore coinvolgimento di altri partners internazionali, allo scopo di intensificare lo scambio informativo e la cooperazione di polizia con le Autorità albanesi, nel fine ultimo di rafforzare l’efficacia dell’azione di contrasto alle organizzazioni criminali dedite al traffico di cannabis e di altre sostanze stupefacenti che rappresentano una delle minacce di maggiore allarme sociale per l’intera comunità mondiale.

Grazie per la vostra attenzione.

INTERVENTO INTEGRALE DEL GENERALE DI BRIGATA, GIUSEPPE ARBORE, SUI RISULTATI NELLA LOTTA ALLA CANNABIS PER IL 2020

Autorità, gentili ospiti buongiorno,

desidero anzitutto porgere, mio tramite, il saluto del nostro comandante generale, generale di corpo d’armata Giuseppe Zafarana, e ringraziare il Direttore generale della Polizia di stato albanese, alto dirigente Ardi Veliu per l’invito rivolto alla Guardia di finanza ad essere presente in questo importante evento.

E’ infatti un’ulteriore opportunità per dare atto della proficua collaborazione tra il corpo e le autorità albanesi nell’attività di contrasto alla produzione e al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

La c.d. “campagna sorvoli” prevede l’effettuazione di mirate perlustrazioni aeree del territorio albanese, mediante il rischieramento, presso l’aeroporto di Tirana, di un velivolo piaggio “p166dp1”, dotato di specifica sensoristica idonea al telerilevamento, per l’effettuazione di missioni di volo ben definite su porzioni considerevoli del territorio albanese.

I dati raccolti durante i voli vengono successivamente analizzati in attività cosiddetta di “post processing”, grazie al contributo dei ricercatori del consorzio di ricerca Benecon.

Negli anni la campagna sorvoli ha ricevuto continui affinamenti per consentire, da una parte, di rendere più efficace la capacità di scoperta delle aree di maggiore rischio, dall’altra, una migliore elaborazione dei dati, mediante il continuo perfezionamento dell’attività scientifica.

In particolare, anche in conseguenza della modifica del modus operandi delle organizzazioni criminali, è stato adeguato il periodo di effettuazione dei sorvoli, inizialmente previsto da giugno a settembre e nel corso degli anni anticipato al mese di aprile, per consentire un monitoraggio dei potenziali campi successivamente destinati alla piantumazione e prorogato sino a tutto il mese di ottobre, per l’individuazione di eventuali piantagioni cosiddette “tardive”, anche per effetto dell’uso, da parte dei coltivatori, di un diverso tipo di seme.

Tutte le missioni di volo vengono pianificate ed eseguite da personale del corpo in via autonoma, sia con riferimento alle aree da esplorare, sia alle tempistiche di attuazione, tenendo conto delle preziose evidenze informative ed operative che la Polizia Albanese fornisce periodicamente, ritenute fondamentali per lo sviluppo dell’analisi di contesto.

Le attività, oltre a tener conto delle citate evidenze, vengono reiterate in quelle aree ad elevata remuneratività storico – statistica delle pregresse campagne, nonché in diverse nuove aree anche in ragione della maggiore attività di telerilevamento complessivamente eseguita nel tempo.

Negli anni è infatti progressivamente aumentata la superficie volata e scansionata, tanto è vero che nel 2020, ben il 33,2% della superficie territoriale albanese d’interesse è stata oggetto di monitoraggio, con un ulteriore incremento di territorio esplorato rispetto alle annualità precedenti. Il dato deve essere considerato in termini relativi rispetto alla superficie totale, dalla quale bisogna ovviamente escludere centri abitati, corsi d’acqua, viabilità stradali, aree impervie e territori destinati alle coltivazioni tradizionali.

Con riguardo alla fase di “post processing”, lo spostamento del laboratorio dalle strutture del Comando Operativo Aeronavale del Corpo, in Italia, all’attuale ubicazione presso gli uffici della Direzione Generale della Polizia di Stato albanese a Tirana, avvenuto a partire dall’anno 2017, ha consentito una più rapida elaborazione dei dati acquisiti e la tempestiva comunicazione alle Forze di Polizia albanesi per una più celere individuazione a terra delle piantagioni ed eradicazione delle piante.

A riprova di risultati di servizio sempre più tangibili, dal 2012 ad oggi, è stato incrementato notevolmente il numero complessivo delle missioni di volo, passando dalle 25 del 2013, alle 67 missioni aeree realizzate nel corso dell’ultima campagna sorvoli.

Entrando nel dettaglio dell’attività svolta nel corso degli anni, dopo una prima fase di sperimentazione avviata nel 2012:

– nel 2013, sono state effettuate 25 missioni aeree, che hanno permesso di individuare 304 piantagioni di “cannabis”, per un totale di 14.772 piante;
– l’anno successivo, il 2014, nell’ambito di 39 attività di volo, sono state avvistate 815 piantagioni di “cannabis”, per un totale di 46.605 piante;
– nel 2015, nel corso di 39 sorvoli, i mezzi aerei del Corpo hanno individuato 1.368 piantagioni di “cannabis”, per un totale di ben 242.945 piante;
– nel 2016, anno record in termini di risultati operativi, nell’ambito di 42 missioni aeree, sono state identificate 2.086 piantagioni di “cannabis”, per un totale di 753.468 piante distrutte;
– nel 2017, nonostante un sostanziale incremento del numero di missioni di volo effettuate, ben 58, con un aumento rispetto all’anno precedente del 27%, sono state individuate 90 piantagioni di “cannabis”, per un totale di 5.331 piante distrutte.
– nel 2018 è stato confermato il trend intrapreso nel corso del 2017, infatti a fronte di un incremento di circa il 16% delle missioni di volo, è stata possibile l’individuazione di sole 27 piantagioni, per un totale di 675 piante distrutte.
– nel 2019, di contro, si è assistito ad una inversione del trend osservato nelle due annualità precedenti, poiché, a fronte di un ulteriore incremento di circa il 16% delle missioni di volo, sono state individuate, ben 1.109 piantagioni, per un totale di 25.719 piante distrutte.
– quanto osservato nel 2019, è stato confermato anche nel corso dell’attività di sorvolo effettuata durante l’anno 2020. L’ultima campagna sorvoli, infatti, seppur iniziata il 1° giugno, a causa delle note vicende connesse all’emergenza epidemiologica in atto e terminata il 31 ottobre 2020, a fronte di una riduzione di circa il 18% delle missioni di volo rispetto all’anno precedente, ha permesso l’individuazione di 1.964 piantagioni, per un totale di 58.423 piante distrutte. I dati esposti evidenziano come l’incisiva attività di contrasto svolta abbia pesantemente colpito le organizzazioni criminali che gestiscono la produzione ed il traffico di sostanze stupefacenti, obbligandole a rivedere e modificare il proprio modus operandi.

A questo riguardo, va ricordato che l’azione di prevenzione espletata in Albania si completa con un’importante attività repressiva condotta sul Mar Adriatico e Ionio dal nostro dispositivo aeronavale, anche per effetto dell’interazione costante tra il Nucleo di Frontiera Marittima di Durazzo ed i Reparti del Corpo operanti in Italia e con le conseguenti attività informative ed investigative dei reparti della Guardia di Finanza in collaborazione con la polizia albanese e con il coinvolgimento del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

Per quanto sopra, atteso l’alto valore di deterrenza dell’attività operativa in argomento, confermata dai dati forniti dalla Polizia albanese, è importante ascrivere all’attività eseguita una specifica valenza in termini di prevenzione del fenomeno dell’illecita coltivazione, produzione e traffico degli stupefacenti in Albania. Si ritiene necessario, pertanto, confermare l’impegno di tutti gli attori coinvolti nella campagna sorvoli per ridurre ulteriormente le disponibilità finanziarie delle organizzazioni criminali e debellare, così, il traffico di stupefacenti tra Italia ed Albania, coinvolgendo sempre più anche i Paesi vicini.

Per far ciò, è quindi importante che la collaborazione tra le Autorità dei nostri Paesi non si limiti al periodo della campagna dei sorvoli, ma prosegua intensamente per l’intero anno, anche grazie all’osmosi tra il citato Nucleo di Frontiera Marittima e le Forze di Polizia albanesi, che si consolida di anno in anno.

Grazie per l’attenzione.