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Storia

Indipendente dal 1912, dopo quattro secoli di dominio turco, l’Albania ebbe un governo autonomo dal 1920 al 1939, anno in cui il Paese fu annesso all’Italia. L’indipendenza è riconquistata nel 1944 e nel 1946 viene proclamata la Repubblica Popolare di Albania.

Dopo la morte di E. Hoxha (1985) l’Albania avviò un programma di liberalizzazione e di apertura verso l’Occidente. Il crollo del comunismo nella maggior parte dei Paesi dell’Europa dell’Est favorì la trasformazione dell’Albania in Repubblica Parlamentare (1991). Le elezioni del 1992 furono vinte dal Partito Democratico, il cui leader Sali Berisha venne eletto Presidente della Repubblica. Furono avviate radicali riforme democratiche e venne proclamato il libero mercato.

All’inizio del 1997 il collasso e la crisi delle organizzazioni finanziarie piramidali (prive di regolamentazione) sfociò in disordini e violenze popolari che costrinsero il Governo a dimettersi. Alle elezioni anticipate del giugno 1997, il Partito Democratico subì una forte sconfitta ad opera di una coalizione guidata dal Partito Socialista. Le dimissioni di Berisha portarono alla nomina di un nuovo Presidente della Repubblica, Rexhep Meidani. Dopo le elezioni del 1997 fu formato un Governo presieduto dal Presidente del Partito Socialista, Fatos Nano. Berisha non accettò il risultato elettorale, rifiutandosi di riconoscere la legittimità del Governo fino al luglio 1999.

Dopo la crisi istituzionale del 1998, Fatos Nano fu costretto a dimettersi. Alla carica di Primo Ministro si succederanno Pandeli Majko, Ilir Meta (27 ottobre 1999 -26 gennaio 2002), P. Majko (designato il 21 febbraio 2002) e Fatos Nano (31 luglio 2002 – 1 settembre 2005). I programmi dei tre Esecutivi presentavano sostanziali analogie nella scelta degli obiettivi prioritari di politica estera e interna: integrazione euro-atlantica del Paese, relazioni preferenziali con l’Italia e la Grecia, rapporti di buon vicinato con i Paesi della Regione, crescita di una sana economia di mercato, lotta alla criminalità organizzata e risanamento delle istituzioni.

Dal 2005 al 2013 è stato in carica il governo di centrodestra guidato dal Partito Democratico di Sali Berisha. Mentre nel giugno 2013 il Partito socialista ha vinto, in coalizione con il Movimento Socialista per l’Integrazione di Ilir Meta, le elezioni parlamentari con il 57% dei voti e dal 15 settembre il Premier Rama è alla guida il Paese.

Il 25 giugno 2017 si è votato per il rinnovo dei 140 seggi del parlamento albanese. Il Partito socialista del Premier Edi Rama ha riportato una chiara vittoria elettorale e con 74 mandati ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi del Parlamento. Seguono il Partito Democratico (PD) con 43 seggi, il Movimento Socialista per l’integrazione (LSI) con 19, il Partito Giustizia, Integrazione e Unità (PDIU) con 3 e il Partito Socialdemocratico (PSD) con 1 seggio.