Venerdì 15 marzo, ore 20: Giancarlo Norese Grand Show – Industry bar lounge
Sabato 16 marzo, ore 11: Hadrianopolis 2005 – 2010 – Biblioteca Istituto Italiano di Cultura
Lunedì 18 marzo – Mercoledì 20 marzo, ore 11: Seminario sul Futurismo – Università delle Arti
Per il mese di Marzo l’Istituto Italiano di Cultura propone un insolito itinerario cronologico nei meandri della storia dell’arte italiana. Partendo dai fasti dell’antica città romana di Adrianopoli – riportata alla luce dagli scavi dell’Università di Macerata – ci si sposterà al Novecento, quando, per primo, il futurismo italiano intercettò nella società ed espresse in arte i dirompenti cambiamenti sociali, politici e culturali della nuova Europa industriale. Figlio di un passato imperiale assurto a mito e, al contempo, del tentativo di staccarsene per proiettarsi verso le glorie di un futuro tecnologico presunto infinito, l’uomo di oggi – il “consumatore” – trova sfogo in un’arte interrogativa rispetto alle odierne contraddizioni. É proprio questo il tema centrale della “microesibizione” proposta da Giancarlo Norese: esaurito il mito futurista, l’artista di oggi è l’artista del dubbio; è l’uomo che pone con urgenza il tema del ripensamento del nostro attuale modello di sviluppo.
La mostra “Giancarlo Norese Grand Show” sarà inaugurata venerdì 15 marzo alle ore 20 presso Industry Bar Lounge (ex MOMA, via Nikolla Tupe) di Tirana e resterà aperta fino al 15 aprile.
Microgallery è un cubo, una vetrina, uno spazio di pensiero offerto agli artisti. L’idea è quella di una galleria in miniatura, che non ha pretese ma pretende grandi idee. E’ questo lo spazio che sarà affidato a Giancarlo Norese e alla sua mostra, specchio di una contemporanea attitudine a fare i conti con un mondo sempre più “consumato” che vorrebbe farci trovare la forza di ripensare il nostro modello di sviluppo. “Mettiamo il mondo in scatola per costruirci un futuro, dopo tutto”. Seguirà l’incontro con l’artista Giancarlo Norese alle ore 19 di Sabato 16 Marzo, sempre presso l’Industry bar – lounge.
Giancarlo Norese (Novi Ligure, 1963), vive a Milano. Diplomato a Brera, è stato uno degli iniziatori del Progetto Oreste (48ª Biennale di Venezia) e l’editore delle sue pubblicazioni. Sin da metà degli anni Ottanta è stato partecipe di molti progetti collaborativi, molti dei quali aventi a che fare con la precarietà, le metafore dello spazio pubblico, gli errori del paesaggio, l’estetica della sconfitta, la bellezza auto generata dal caso. Come artista individuale, si interessa a una forma d’arte senza forma. Dal 2004 insegna Comunicazione Visiva all’Accademia Carrara di Bergamo.
Sabato 16 marzo, alle ore 11, la Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura ospiterà la presentazione del volume Hadrianopolis II: Risultati delle indagini archeologiche 2005-2010 curato da Roberto Perna e Dhimiter Çondi. Nel 2005 l’Università degli Studi di Macerata e l’Istituto Archeologico di Tirana hanno avviato una collaborazione scientifica, rafforzata da due Protocolli di collaborazione stipulati tra i due Istituti negli anni 2006 e 2009. Tale collaborazione si è resa fattiva grazie alla realizzazione, oggi sotto la direzione di R. Perna e di Dh. Çondi, di campagne di scavo nella città romana di Hadrianopolis (Sofratikë) e nell’intera valle del Drino. Si tratta di un sito inedito, poiché sino ad allora erano noti solo il Teatro, riportato in luce nel corso di campagne realizzate all’inizio degli anni ’80, e parte della necropoli, oggetto di indagini ‘occasionali’. Oggi, a sette anni dall’avvio delle ricerche e in attesa della pubblicazione del dettaglio delle indagini stratigrafiche, il lavoro che qui si presenta vuole proporre una prima sintesi dei principali e numerosi dati acquisiti dal 2005 al 2010 al fine di contribuire, pur nell’ambito di una edizione preliminare che sarà soggetta a modifiche e approfondimenti, alla ricostruzione storica del territorio.
Lo studioso d’arte contemporanea Marcello Francolini terrà a partire da lunedì 18 Marzo un seminario di tre giorni sul Futurismo a beneficio degli studenti delle Arti Plastiche dell’Università delle Arti di Tirana. Secondo Marcello Francolini il Futurismo è un movimento artistico rivoluzionario che ha destabilizzato i canoni ordinari della pittura, della scultura e dell’architettura mischiandosi con altre pratiche della sfera sociale come l’arte applicata, il teatro, la poesia, la letteratura e riuscendo a creare nuovi ambiti di intervento artistico: design, cinema, ambiente, moda, politica, cucina…. Nella misura in cui la sperimentazione futurista ha saputo proporre una sintesi tra l’arte del passato e le istanze del presente, il futurismo può essere inteso come “origine del contemporaneo”. Ai fini di una sintesi analitica, Marcello Francolini proporrà una lettura del Futurismo attraverso tre parametri: la ricostruzione Futurista dell’Universo; l’aspetto movimentista del Futurismo; lo Sperimentale nell’Arte come valore che il Futurismo ha lasciato in eredità ai posteri. Nel’ipotesi di conciliare teoria e prassi durante gli incontri verranno proposti momenti di laboratorio con il coinvolgimento attivo dei partecipanti in veri e propri “esperimetni futuristi”.
Marcello Francolini, nato a Firenze nel 1984, si laurea alla Magistrale di Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Salerno. Al centro della sua ricerca non vi è solamente l’arte pittorica e scultorea, ma anche la scrittura e il teatro – che pratica da oltre dieci anni nella compagnia Teatro/Finzione/Realtà. Si è recentemente diplomato come mimo corporeo a Napoli, alla scuola di Michele Monetta.
Le attività dell’Istituto proseguiranno con una retrospettiva dedicata a Federico Fellini in occasione del Ventennale della sua morte. Le proiezioni dei martedì di cinema italiano presso l’Accademia del Film e Multimedia Marubi riprenderanno il 19 marzo con il film Lo sceicco bianco; seguirà, il 26 marzo, la presentazione di Le tentazioni del Dottor Antonio (da Boccaccio ’70) e Toby Dammit (da Tre passi nel delirio). Ogni film della rassegna sarà introdotto dalla presentazione di autorevoli protagonisti del mondo del cinema albanese, fra cui Piro Milkani, Ilir Butka, Agron Domi, Genc Permeti, Faruk Basha, Elvis Hoxha … e di studenti dell’Accademia. La retrospettiva si concluderà il 14 maggio, quando sarà gradita ospite Francesca Fellini, nipote ed erede del regista, per presentare presso la sala Madre Teresa del Palazzo della Cultura il documentario Ricordando Federico Fellini.