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L’Istituto Italiano di Cultura partecipa al IX International Human Rights Film Festival e inaugura, il 26 settembre ore 19.00 presso il Palazzo della Cultura, la mostra “Italia Albania: Due sponde dello stesso mare”.

Dal 22 al 28 settembre si svolgerà a Tirana il Festival Internazionale dei Diritti Umani.
La nona edizione del Festival si propone, in particolare, di sensibilizzare il pubblico albanese sui temi dei Diritti umani nell’era digitale.
Per il quarto anno consecutivo, l’Istituto Italiano di Cultura di Tirana collabora con gli organizzatori del Festival per sostenere la partecipazione di opere italiane alla rassegna.
Mercoledì 24 settembre sarà proiettato, alle ore 19.00, La mia Classe di Daniele Gaglianone, un film drammatico che si presenta come un docu-fiction. È la storia di un maestro che dà lezioni di italiano ad una classe di stranieri che mettono in scena se stessi. Gli studenti arrivano da diversi luoghi del mondo e ciascuno porta in classe il proprio mondo, ma durante le riprese accade un fatto per cui la realtà prende il sopravvento. Il regista dà lo ‘stop’, ma l’intera troupe entra in campo: ora tutti diventano attori di un’unica vera storia, in un unico film di ‘vera finzione’, La mia Classe.
Giovedì 25 settembre, alle ore 18.30, verrà proiettato il documentario italo-turco Capulcu: Voice from Gezi, un film collettivo che Insolito Cinema ha contribuito a realizzare, insieme a Benedetta Argentieri, Claudio Casazza, Carlo Prevosti, Duccio Servi, Stefano Zoja. Il fim racconta come in un’istantanea ciò che abbiamo visto e ci è stato raccontato a proposito di Gezi Park, Istanbul. Le immagini presentano l’occupazione pacifica di Gezi Park, la gioia nell’opporsi a una scelta assurda; la violenza della repressione, lo sbigottimento nell’essere “violentati”; l’invenzione della protesta silenziosa, la moltitudine di piazza Taksim.
Al Festival saranno presentate in anteprima alcune sequenze del documentario collettivo, prodotto nell’ambito dello scambio Tirana-Modena: Cinema and Memories, che ha coinvolto sei giovani video maker italiani e sei studenti albanesi dell’Accademia e del Film Multimedia Marubi. Il documentario è stato realizzato su un traghetto di linea che collega l’Italia con l’Albania.
Il progetto, con la partecipazione di Roland Sejko, Fatos Lubonja, Maurizio Braucci, Goffredo Fofi e Antonio Caiazza, ha visto come direttori artistici i due registi italiani, Pietro Marcello e Daniele Gaglianone.
Venerdì 26 settembre alle ore 19.00 presso la Hall dell’IIC, Palazzo della Cultura, nell’ambito del progetto: Albania – Italia, due sponde dello stesso mare, promosso da Moxa Modena con il contributo della Regione Emilia Romagna e dell’Istituto Italiano di Cultura verrà allestita la mostra “l’Italia riscopre l’Albania – Italia rizbulon Shqiperine” e verrà presentato un catalogo dallo stesso titolo. La mostra, che sarà composta da 11 pannelli, tende a fornire al visitatore, attraversi immagini emblematiche, squarci del vissuto di intere generazioni, da cui emerge un costante ponte tra le due sponde dello stesso mare, talora drammatico o conflittuale, in altre occasioni comune e solidale, che vede oggi scambi pacifici di persone, idee e commercio. Questa mostra è frutto di una continua collaborazione e cooperazione tra l’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, l’Accademia Marubi e Moxa Modena, già partner di un’analoga operazione l’anno scorso. I materiali della mostra sono stati tratti da diversi archivi: Fototeca Marubi, Archivio Nazionale di Tirana, Scuola Albanese di fotografia, ma anche da alcuni archivi privati.
Il Festival si concluderà alle ore 22.30, Giardino AFMM, Ish Kinostudio  con uno spettacolo di musica di Aquile e Briganti di Carlo Pellicano e Luigi Stabile, gruppo arberesh, che racchiude elementi di musica e tradizioni italiani e albanesi.