È stato celebrato oggi presso l’Ambasciata d’Italia a Tirana il Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, in commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Hanno preso parte alla cerimonia il Vice Ministro della Difesa albanese Petro Koçi, l’Incaricato d’Affari a.i. Marcello Cavalcaselle, l’Addetto militare della Ambasciata d’Italia Emmanuele Aresu ed alte cariche civili e militari.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella ricorrenza del 4 novembre, ha inviato il seguente messaggio:
«Ricorre quest’anno il centesimo anniversario dell’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, un conflitto che ha lacerato e devastato l’intera Europa. Il 4 novembre segna la data in cui finalmente si pose termine alla guerra che doveva coronare con Trento e Trieste il sogno risorgimentale dell’unità nazionale. Ricordiamo con rinnovata commozione il sacrificio di tanti giovani chiamati alle armi, le cui vite vennero spezzate nell’immane tragedia e le sofferenze delle popolazioni civili coinvolte negli eventi bellici. In questo lungo percorso le Forze Armate italiane, al servizio del Paese, hanno operato con abnegazione e valore per assicurare il mantenimento della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale, del diritto internazionale. Ne è straordinaria dimostrazione l’impegno che uomini e donne in uniforme profondono nell’assolvimento dei compiti loro assegnati sia nelle delicate operazioni di mantenimento della pace in teatri esteri, sia sul suolo patrio in concorso alle Forze di Polizia ed in soccorso alla popolazione colpita da calamità naturali. Lo strumento militare nazionale è oggi oggetto di una profonda trasformazione i cui lineamenti sono stati tracciati nel Libro Bianco per la sicurezza e la difesa, per consentire alle Forze Armate di servire meglio il Paese, operando con efficacia ed efficienza in un contesto di rapidi e continui mutamenti che coinvolgono l’intero scenario internazionale. L’obiettivo è quello di conferire il massimo impulso allo sviluppo delle capacità operative e delle componenti umane e tecniche.
La Repubblica sa di poter fare affidamento sui suoi militari per la propria sicurezza e per sostenere la pace e la giustizia internazionale.
Agli Ufficiali, Sottufficiali, graduati, militari di truppa e personale civile della Difesa esprimo l’ammirazione del Paese e il piú sentito ringraziamento.
Viva le Forze Armate, viva l’Italia!»