In occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio a quanti donarono la vita per la Patria al Sacello del Milite Ignoto all’Altare della Patria.
Il Presidente Mattarella, al suo arrivo a Piazza Venezia, accompagnato dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, e dal Capo di stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, ha passato in rassegna il reparto d’onore schierato con Bandiere e banda.
Il Capo dello Stato ha quindi deposto una corono d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto.
Presenti alla cerimonia i Presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il Presidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi e numerose autorità civili e militari.
Prima di recarsi all’Altare della Patria, il Presidente Mattarella ha deposto una corona sulla lapide dei Caduti del Quirinale.
Nella ricorrenza del 4 novembre, Mattarella ha inviato il seguente messaggio:
«Oggi, 4 Novembre, celebriamo il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, in questo 2019, anno centenario del decreto che volle una festività dedicata alla appena conquistata unità della Patria.
Settanta anni fa la Repubblica riconobbe, con legge del Parlamento, il 4 Novembre come Giornata dell’Unità Nazionale.
Una data in cui si riassumono i valori di una identità nazionale lungamente perseguita dai popoli d’Italia con le aspirazioni risorgimentali e con i grandi sacrifici compiuti dal popolo italiano nella prima guerra mondiale.
Ricorrono altresì 20 anni dalla legge che apriva alle cittadine italiane l’arruolamento nelle Forze Armate, con un contributo positivo alle capacità del Paese in materia di difesa.
Le gesta e l’esempio che hanno contraddistinto il comportamento di tanti militari nelle vicende che hanno accompagnato nei decenni lo sviluppo dell’Italia, ispirano ancora oggi il personale delle Forze Armate, al quale va la riconoscenza di tutto il Paese per il contributo fornito alla sicurezza della comunità nazionale e internazionale.
Nelle aree più martoriate del nostro pianeta, i nostri militari assicurano il sostegno dell’Italia alla salvaguardia dei diritti umani e per prevenire e contrastare il terrorismo.
In un mondo attraversato da molteplici tensioni e scosso da diffusa conflittualità, lo Stato italiano oggi schiera oltre 6000 persone in 22 Paesi, a salvaguardia dei più deboli ed oppressi. A tutte loro va un particolare pensiero.
Si tratta di un impegno gravoso che risponde alle responsabilità assunte dalla Repubblica a tutela della pace nel contesto internazionale, in particolare dell’alleanza alla quale abbiamo liberamente scelto di contribuire, il Trattato dell’Atlantico del Nord, e nell’Unione Europea.
Un ruolo riconosciuto ed apprezzato, ad iniziare dai Paesi amici ai quali forniamo supporto nell’affermazione della loro indipendenza, nel consolidamento di relazioni internazionali rispettose della legalità e dei diritti di ciascuno.
I traguardi raggiunti ci consentono di guardare al futuro con fiducia, consapevoli, tuttavia, dei rischi e delle sfide portate tuttora alla pacifica convivenza.
In questo giorno in cui celebriamo l’Unità Nazionale e festeggiamo le Forze Armate, desidero trasmettere il più vivo apprezzamento del Paese per la professionalità e le qualità umane espresse dai militari e dai dipendenti civili della difesa nella loro attività. Ad essi e alle loro famiglie rivolgo l’augurio più cordiale.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica».
—