Si è svolta oggi, 10 dicembre 2021, alle ore 11.00, presso il Palazzo dei Congressi di Tirana la conferenza congiunta sui risultati conseguiti nella lotta alla coltivazione della cannabis in Albania,
Organizzata dalla Polizia di Stato albanese, la conferenza ha consentito alle Autorità italiane di illustrare i risultati relativi alla Campagna Sorvoli 2021 condotta dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, in collaborazione con la Guardia di Finanza.
Dopo l’intervento del Direttore Generale della Polizia di Stato albanese, Gledis Nano, sono intervenuti il Direttore del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia presso il Ministero dell’Interno, Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri, Fabio Cairo, e il Generale di Brigata della Guardia di Finanza Giuseppe Arbore. Presenti alla Conferenza a Tirana, l’Ambasciatore d’Italia in Albania, Fabrizio Bucci, l’Esperto per la Sicurezza – DCPC-SCIP, Salvatore Gava, e il Comandante del Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza di Durazzo, Davide D’Aponte.
La Missione italiana di Assistenza alla polizia albanese nella lotta alla coltivazione illecita di piante di cannabis, giunta alla 10^ edizione, rappresenta senza dubbio un’eccellenza nello specifico settore e consente, da un lato di debellare il traffico di sostanze stupefacenti via mare e, dall’altro, di fornire un determinante strumento di supporto alla Polizia di Stato albanese che negli anni ha raggiunto sempre più elevati standard operativi.
Nel suo intervento, l’Ambasciatore Fabrizio Bucci ha ringraziato la Polizia di Stato albanese per gli standard qualitativi raggiunti nella lotta alla criminalità organizzata e al traffico di sostanze stupefacenti, congratulandosi per l’eccezionale livello di cooperazione raggiunta tra la Polizia italiana e quella albanese. Occorre tuttavia fare di più: “La criminalità sa muoversi a livello globale. Dobbiamo muoverci con la stessa rapidità, efficacia e flessibilità dei criminali. Abbiamo molti strumenti a nostra disposizione, grazie all’esperienza consolidata delle Squadre Investigative comuni e al fondamentale ruolo giocato dall’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza dell’Ambasciata nelle attività di ricerca e cattura dei latitanti”.