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Cooperazione in ambito difesa

I Balcani occidentali costituiscono una regione chiave per gli equilibri geopolitici e geostrategici globali, nonché uno scacchiere politico cruciale e di interesse sempre per più Stati, Italia compresa.

Tassello fondamentale di questo mosaico regionale è senza dubbio l’Albania, Paese che costituisce un ponte verso la dimensione euro-atlantica e occidentale e rappresenta una porta privilegiata per rafforzare la presenza italiana nell’area balcanica, territorio a noi più prossimo.

Data la sua strategicità, il Paese delle Aquile è da sempre una priorità nella politica estera italiana, come testimoniato dallo stretto legame bilaterale e dalle salde relazioni che intercorrono non solo sul piano commerciale, che vede il Belpaese come primo partner, ma anche su quello politico, economico, culturale e sociale, facilitate oltretutto dalla vicinanza geografica e da motivazioni storiche.

Tirana è un partner fondamentale in chiave regionale anche in materia di difesa e sicurezza, in cui il ruolo di Roma spicca per rilevanza, basti pensare all’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e al narcotraffico e alla formazione e all’addestramento delle Forze armate albanesi per promuovere lo scambio di conoscenze, per citare solo alcuni dei numerosi fronti.

Italia e Albania traggono reciproco vantaggio da questa cooperazione, primo fra tutti la ricerca di una sicurezza ulteriore nei Balcani occidentali: il Paese delle Aquile è cruciale per l’Italia, la quale sostiene l’aumento del numero di stati membri UE affacciati sul Mar Mediterraneo, funzionali nel far fronte alle sfide e alle minacce alla sicurezza provenienti da teatri attualmente molto caldi, come il Medio Oriente e l’area del conflitto russo-ucraino.

Le ottime relazioni che intercorrono tra i due Stati sono state ulteriormente acclarate anche il 4 marzo 2024, in occasione dell’inaugurazione della nuova base aerea NATO di Kuçova; in tale circostanza, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, e le massime autorità albanesi, è stata rimarcata nuovamente la cooperazione tra Roma e Tirana nell’ambito della Difesa, nonché l’impegno condiviso per la sicurezza, la cooperazione e lo sviluppo della regione. Tale base rappresenta dunque un luogo per dare il via ad iniziative comuni nell’ambito della difesa, della formazione professionale e della risposta alle emergenze.

L’Albania, allineandosi alle posizioni internazionali euro-atlantiche, acquista peso geopolitico e al contempo viene considerata strategica da parte della medesima NATO: l’ex Segretario Generale, Jens Stoltenberg, dopo un incontro con il Presidente albanese Bajram Begaj, ha evidenziato il ruolo chiave del Paese delle Aquile nella promozione della stabilità e della cooperazione nei Balcani occidentali, una regione d’importanza strategica per la NATO, di cui l’Albania è parte dal 2009.

Citando lo scrittore Ismail Kadare “non ci sono altri continenti possibili per gli albanesi se non l’Europa” e proprio la cooperazione tra Roma e Tirana nel settore della Difesa costituisce un ulteriore tassello per facilitare l’ingresso dell’Albania in UE: la cooperazione italiana nel campo della giustizia, e le sinergie attivate in ogni campo ministeriale testimoniano la volontà italiana di porsi come sostenitrice e facilitatrice del cammino albanese verso l’Europa. Inoltre l’allineamento dell’Albania alle posizioni di Bruxelles in materia di politica estera e di sicurezza comune la rende un fattore di stabilità nella regione.

Anche il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, in audizione al Senato nel settembre 2024, ha parlato di “riunificazione dell’Europa” riferendosi al tema dell’allargamento, che senza i Balcani occidentali sarebbe altresì incompleto e lascerebbe tale area preda dell’influenza di altri Paesi rivali e ostili.