È stata inaugurata a Tirana il 17 maggio la mostra “L’Archivio Fotografico di Pietro e Larissa Quaroni – Albania 1928-1931”, organizzata dall’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura presso il COD – Center for Openness and Dialogue.
La mostra raccoglie 85 fotografie, in gran parte inedite, scattate dalla moglie del diplomatico Pietro Quaroni, all’epoca Segretario di Legazione della Legazione d’Italia, durante la loro permanenza presso l’Ambasciata di Tirana, che forniscono uno spaccato unico della vita politica e sociale dell’Albania del tempo.
Eventi, persone, paesaggi e tradizioni dell’Albania così come osservati e vissuti dai Quaroni sono i protagonisti della mostra, che intende mettere a disposizione degli studiosi italiani e albanesi un patrimonio di grande valore storico. I visitatori potranno visionare anche due documentari dell’epoca e l’intero prezioso archivio della coppia (oltre 750 fotografie), digitalizzato per l’occasione.
Presente all’inaugurazione anche Cristina Quaroni, nipote di Pietro e Larissa, e artefice dell’iniziativa.
“Sono passati 90 anni da quando nel dicembre del 1928 Pietro e Larissa Quaroni arrivarono a Tirana, e vi rimasero fino ad ottobre del 1931. Mio nonno pubblicò le sue impressioni nel libro Valigia Diplomatica. Mia nonna invece, appassionata di fotografia, con la sua Rollei 610, uno dei primi prototipi prodotti nel 1928, ha documentato visualmente il loro soggiorno in Albania per conservare vivo il ricordo delle persone, dei luoghi, della cultura e delle tradizioni. Naturalmente non poteva sapere che questo vivo ricordo sarebbe tornato in Albania due generazioni dopo. Dunque, anche questo archivio ha la sua storia”, ha detto Quaroni.
“Sono particolarmente legato a questa mostra perché – a dispetto della sua apparente semplicità – essa racchiude un insieme straordinario di temi, valori e simboli,” ha sottolineato l’Ambasciatore d’Italia Alberto Cutillo nel rendere omaggio al contributo della famiglia Quaroni alla creazione, conservazione ed esposizione dell’Archivio. “Voglio evidenziare come al centro di questa esposizione ci siano tre generazioni di una straordinaria famiglia, la famiglia Quaroni. Senza la prima generazione, quella di Pietro e Larissa, non esisterebbero le fotografie; senza la terza generazione, quella della loro nipote Cristina e di suo marito, non avremmo la mostra. Non meno importante è il contributo che la generazione di mezzo – mi riferisco all’Ambasciatore Alessandro Quaroni e a sua moglie, Monica, custodi amorevoli ed attenti del ricchissimo archivio familiare di cui queste foto sono soltanto una piccola fetta”, ha concluso l’Ambasciatore Cutillo.
A margine della mostra, lunedì 21 maggio, è stata tenuta una conferenza alla quale sono intervenuti il prof. Alberto Basciani, che ha descritto il contesto storico e politico in cui si inserì la missione a Tirana dell’Ambasciatore Quaroni, la professoressa Nevila Nika, che ha presentato la Tirana di quegli anni e i suoi personaggi più prestigiosi, spesso ritratti nelle foto dell’Archivio, il giornalista Blendi Fevziu e Cristina Quaroni. I relatori hanno presentato un intento e nitido ritratto dell’Albania della fine degli anni 20 e dei rapporti politici e sociali tra Italia e Albania per dare un significato ancora più profondo alle fotografie in mostra.